neri fadigati articles

Moda e Unità d'italia

 

Quest’anno si celebrano due anniversari, il centocinquantesimo dell’unità d’Italia e la nascita della moda, tra i due avvenimenti ci sono legami che non tutti conoscono. Intanto un nome, Giovanni Battista Giorgini, quello del relatore della legge approvata il 17 marzo 1861 che, nominando Vittorio Emanuele re d’Italia, sanciva la nascita dello stato unitario. Ma anche del suo omonimo pronipote che il 12 febbraio 1951, 60 anni fa a Firenze, organizzò la prima sfliata di alta moda italiana. Circostanza non casuale dato che Bista (questo il diminutivo del nipote) ripeteva sempre di essersi ispirato nella sua attività al patriottismo dei suoi antenati. Rientrato dalla prima guerra dove aveva combattuto da volontario, aprì un suo ufficio esportazione e nel 1924 partì per gli Stati Uniti con un campionario scelto di prodotti di alto artigianato italiano. Pareva un’ impresa impossibile vendere oggetti così diversi tra loro (ceramiche, paglie, vetri, tovagliati) tenuti insieme solo dalla provenienza, ma Bista ci riuscì. In pochi anni i suoi clienti andavano dalla Tiffany di New York alla I. Magnin di San Fransisco.

Nel dopoguerra il lavoro era ripresa a pieno ritmo e Giorgini azzardò di nuovo. Si inventò una moda tutta italiana che ancora non esisteva. Chiamò le dieci migliori sartorie dell’epoca e le invitò a presentare ai suoi clienti “abiti di pura ispirazione italiana”. Nella splendida cornice di villa Torrigiani dove abitava le modelle sfilarono per la prima volta su una passerella unica tra gli applausi dei compratori, passati dallo scetticismo all’entusiasmo. La moda come vetrina per la promozione di tutto il nostro artigianato, un’idea vincente che rimise in moto l’economia nazionale e lanciò il Made in Italy nel mondo. Solo in quei favolosi anni 50 il Paese fu davvero unito, mobilitato in uno sforzo comune di rinascita, un altro legame tra le due celebrazioni.

I materiali relativi all’attività di Bista costituiscono la maggiore raccolta esistente sulla nascita della moda italiana. I documenti su carta sono stati depositati all’Archivio di Stato di Firenze, dove si è da poco conclusa la prima parte del lungo lavoro di catalogazione, sono stati per ora riprodotti 13.000 fogli raccolti in 58 album. L’Archivio Giorgini, organizzazione che si occupa di valorizzare il fondo, è impegnato quest’anno in Italia e all’estero in tante iniziative che uniscono i due anniversari. Il lavoro di Bista è stato ricordato anche a Firenze, all’interno delle manifestazioni di Pittimmagine, grazie all’impegno dell’OmA, Osservarorio Mestieri d’Arte della Cassa di Risparmio, che ha presentato il volume di Letizia Pagliai, La Firenze di G.B. Giorgini, artigianato e moda tra Italia e Stati Uniti.

Neri Fadigati

Presidente dell’Archivio Giorgini.

Giugno 2011

articles